Pennabilli, città vescovile, capitale religiosa del Montefeltro e sede del Vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro, è posta sulle pendici occidentali del Monte Carpegna, degradanti verso il fiume Marecchia.
Edificata sulle emergenze rocciose della Rupe e del Roccione, è una caratteristica cittadina dall’impianto medioevale. Deve il suo assetto urbano all’unione di due antichi castelli, quello dei Billi sopra la Rupe e quello di Penna sopra il Roccione.
Il territorio circonvicino è stato abitato sin dall’antichità, vedendo succedersi gli Umbri, gli Etruschi e i Romani, i quali incrementarono l’antico asse viario di fondovalle ed il Vico Messa. Ma è con il fenomeno dell’incastellamento, intorno al Mille, che l’abitato si sviluppa. Diviene feudo dei Carpegna, poi dei Malatesta dei quali è probabilmente la “culla”, prima che questa famiglia scendesse a Verucchio e Rimini. Nel corso del 1300 i due Comuni autonomi di Penna e Billi si uniscono, dando luogo ad una sola entità comunale, come raffigurato nello stemma civico ove si vedono due torri sormontate dall’aquila feltresca. In questo periodo inizia la realizzazione delle mura e delle porte cittadine che segnano ancor oggi i contorni dell’abitato.
L’appartenenza al Ducato d’Urbino segna il destino marchigiano del centro, realizzando quel legame costante della comunità pennese con la famiglia dei Montefeltro prima e dei Della Rovere poi. Nel 1572 Gregorio XIII trasferisce da San Leo la sede della Diocesi del Montefeltro, oggi denominata S. Marino Montefeltro. La presenza della diocesi caratterizza fortemente la cittadina dal punto di vista urbano: la Cattedrale, il Santuario di Sant’Agostino con il monumento della Madonna delle Grazie, il Convento delle Agostiniane, la Chiesa e l’Ospedale della Misericordia sono beni culturali che ancor oggi possiamo ammirare.
Da visitare
“E’ bello se puoi arrivare in un posto dove trovi te stesso”. Con questa frase il grande poeta e sceneggiatore Tonino Guerra descrive la caratteristica cittadina di Pennabilli che offre davvero tante attrattive storiche, artistiche e culturali. E la denominazione di Città-Museo (Pennabilli ospita il Museo Diffuso di Tonino Guerra, il Museo Diocesano, il Museo del Calcolo, il Museo dell’Angelo coi Baffi, il Museo dei Frutti Dimenticati, il Museo Naturalistico del Parco del Sasso Simone e Simoncello) ne è una perfetta testimonianza.
Partendo dal Capoluogo, si potrà ammirare la Cattedrale che risale al XVI secolo, la cui facciata si impone sulla piazza principale del paese. Al suo interno sono raccolte opere d’arte, alcune delle quali con attribuzione incerta. Recentemente ha subito un’imponente opera di consolidamento e restauro che ha restituito all’edificio lo splendore di un tempo.
Proseguendo, troviamo l’Anfiteatro che fa da cornice all’antico palazzo, recentemente ristrutturato, sede fino agli anni ‘60 del Municipio di Pennabilli. Oggi ospita il Museo del Calcolo e della Matematica: unico in Europa ha l’obiettivo, difficile ma ambizioso, di far appassionare il visitatore all’affascinante mondo della matematica. Espone, su quattro piani, centinaia di oggetti, originali e preziosi, che servono a ripercorrere la storia del calcolo e della matematica: dai primi utilizzati dai popoli Sumeri ed Egizi, passando per gli abachi, fino ad arrivare ai computer.
Attiguo a questo prestigioso palazzo troviamo l’Orto dei Frutti Dimenticati ideato dal Maestro Tonino Guerra. Quest’orto raccoglie gli alberi da frutto appartenenti alla flora spontanea delle campagne dell’Appennino i quali, non essendo oggigiorno più coltivati, vanno scomparendo; contiene inoltre numerosi angoli creati dalla poesia di Tonino Guerra e realizzati da famosi artisti: l’angolo delle Madonne abbandonate, il Bosco incantato, ecc.
Particolare attenzione merita il Palazzo della Ragione, situato nella piazza centrale del paese e costruito dai toscani nel secolo XV. Fu in quel periodo sede del Governo Cittadino. Caratteristico ed apprezzabile il loggiato tipicamente toscano.
Lungo il centro storico si percorre la Strada delle Meridiane che comprende una serie di meridiane ottenute dalla riproduzione di opere pittoriche. Si arriva così al Teatro Vittoria, ricavato nel 1922-23 all’interno dell’antico palazzo Fuffi (fine ‘400), utilizzato in precedenza come caserma e come scuola elementare. Presidente onorario di questo Teatro è Tonino Guerra (che dal 1989 vive a Pennabilli).
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Sede vescovile
Pennabilli è anche sede Vescovile della Diocesi di San Marino-Montefeltro. All’interno del Palazzo del Vescovado si trova il famoso Museo Diocesano nel quale il Vescovo Antonio Bergamaschi raccolse nel 1962 opere e oggetti storico-artistici provenienti dalle Parrocchie dell’intera Diocesi di San Marino-Montefeltro per garantirne la salvaguardia. Mobili, tele, cornici, ceramiche, vasi sacri, reliquiari, pale d’altare compongono questa preziosa collezione in cui non spiccano opere di autori famosi o capolavori ma che è comunque importante nel suo insieme.
Proseguendo lungo il centro storico ci troviamo nella piazzetta di Sant’Agostino dove è ubicato il Santuario della Beata Vergine delle Grazie già Chiesa di San Cristoforo. L’affresco raffigurante la Beata Vergine delle Grazie, che ha lacrimato nel 1489 e nel 1517, risale alla seconda metà del XV secolo e presenta a fianco un grande affresco di soggetto eucaristico. All’interno sono da ammirare anche l’organo del XVI secolo e vari altri manufatti lignei, paliotti e dipinti.
Di particolare importanza è la Chiesetta dei Caduti in cui è raffigurato L’Angelo Coi Baffi, opera pittorica di Luigi Poiaghi, che si è ispirato ad una poesia di Tonino Guerra e che costituisce l’unico dipinto presente nel Museo dell’Angelo coi Baffi.
Giungiamo quindi nella parte più alta di Penna: il Roccione, da cui si può ammirare tutta la Valmarecchia a 360 gradi. Ripercorrendo in senso contrario la Strada delle Meridiane, oltrepassiamo Porta Malatesta, con le sue caratteristiche loggette rinascimentali.
Da sinistra si arriva al Giardino dei Pensieri in cui meditare e sognare. Ammiriamo poi la Chiesa della Misericordia sul versante meridionale di Penna. Sulla facciata della chiesa, risalente al XIV secolo, proprio sul portale d’ingresso vi è una lunetta scolpita nella pietra in bassorilievo, risalente al Quattrocento, raffigurante la Madonna della Misericordia o del Soccorso. Nella parte sottostante la Chiesa è situata la sede dell’Associazione Tonino Guerra.
La visita alla zona di Penna termina ed inizia il cammino verso la “Rupe” in cui era situato il Castello di Billi ora Monastero delle Suore Agostiniane, costruito nel 1518 a seguito di un lascito della famiglia Lucis, il cui stemma è ancora presente all’interno della porta di ingresso al Monastero. Anche se dedicato a S. Antonio Abate il Monastero appartenne ad altri ordini come a quello domenicano, di cui facevano parte le monache venute da Rimini, e riaperto come Monastero delle Suore Agostiniane, dopo lo sconvolgimento dell’epoca napoleonica.
Lungo la strada si trova il Museo Naturalistico del Parco Sasso Simone e Simoncello che ricopre grande importanza. Oltre ad un’ampia raccolta di reperti faunistici, vegetali e geologici, provenienti dal territorio del Parco, è un importante strumento per la didattica e l’educazione ambientale delle scuole in visita al Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello in quanto dotato di un’ampia collezione bibliografica per gli opportuni approfondimenti sulle tematiche ambientali.
Mostre mercato, artisti in piazza, passeggiate
Pennabilli oltre alle testimonianze storico-artistiche offre al visitatore una qualificata Mostra Mercato Nazionale dell’Antiquariato che si tiene ogni anno nel mese di luglio, alla quale sono collegate interessanti manifestazioni collaterali.
Inoltre dal 1995, nella prima settimana di giugno, il centro storico si trasforma in un palcoscenico itinerante per “Artisti in Piazza”. Festival di arte di strada e artigianato artistico che richiama artisti di strada internazionali e vede esposto il telo dipinto più lungo del mondo.
Per gli amanti della natura e della vita all’aria aperta, la zona infine offre interessanti itinerari in mezzo al verde al Sasso Simone, al Simoncello sul Monte Carpegna, ecc.
Manifestazione | Periodo | Luogo |
Presepe Vivente e Babbo Natale | Vigilia Natale | Pennabilli |
Capodanno in Piazza | 31 dicembre | Piazza Pennabilli |
La Pasquella | 6 gennaio | Scavolino |
Processione Giudei | Venerdì Santo | Pennabilli |
Mercato Verde | Prima domenica maggio | Pennabilli |
Sagra del Fungo Prugnolo | Ultima domenica maggio | Miratoio |
Artisti in Piazza | Primi di giugno | Pennabilli |
Orientarsi | Tre giorni a luglio | Pennabilli |
VII Sagra del Cinghiale | Metà luglio | Maciano |
Mostra Antiquariato | 2 settimane luglio | Pennabilli |
Festa della Pieve | Ultima domenica luglio | Ponte Messa |
Festa della Carne Marchigiana | Mese di luglio | Da definire |
Festa della Comunità | 1° sab. e dom. agosto | Scavolino |
L’Alba di Ferragosto | 14 agosto | Cà Romano |
Festa del Ritorno | 14 agosto | Pennabilli |
Festa della Trebbiatura | Terza domenica agosto | Ponte Messa |
Caccia ai Sapori | Ultimo week end agosto | Pennabilli |
Festa Paesana | Penult. dom. settembre | Scavolino |